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Un piccolo passo
per l’uomo…
Domenica 21
Luglio 2019
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La giovinezza passata a buttare giù i pensieri hanno maturato la sua scrittura estesa e profonda che risponde perfettamente all’imperativo di Andrea Pazienza “viscere sul tavolo”
Maggio ha origini asiatiche, mamma e papà cinesi, ma è romanissimo, quartiere Casalotti. Tre anni di vita e lavoro a Milano non hanno intaccato per niente il suo accento. Bazzica la moda, fa emo-rap; il freestyle in cameretta su type-beat e la giovinezza passata a buttare giù i pensieri hanno maturato la sua scrittura estesa e profonda che risponde perfettamente all’imperativo di Andrea Pazienza “viscere sul tavolo”. La sua crew è Klen Sheet. (estratto da CBCR 2018 di Rockit.it)
Manuale di sopravvivenza per fiati corti è il sup primo EP, uscito il 7 maggio. L’EP è stato svelato man mano da diversi singoli: oltre al videoclip ufficiale di Cancello, sono stati pubblicati su youtube dei lyric video dove maggio e zteph si ritrovano su un divano in balcone, un’immagine che spiega perfettamente la loro musica, racconti quotidiani in una Milano che fa da sfondo alle storie, ai sentimenti, alle contraddizioni e ai desideri.
Manuale di sopravvivenza per fiati corti è un EP di 5 brani nei quali Maggio ha voluto fare una disamina di tutte quelle situazioni quotidiane che ha affrontato nel suo trasferimento a Milano. Per la maggior parte dei casi si tratta di momenti vissuti attraverso il filtro del malessere o dell’ansia, ma quello che traspare dalle canzoni è la voglia di contrastare questi sentimenti. Maggio e Zteph condividono anche lo stesso modo di vivere al di fuori della musica e questa sintonia si riflette anche nelle loro produzioni.
“L’EP in generale è uno sfogo mio e di zteph. Allo stesso tempo è l’unico modo che abbiamo per sentirci importanti. Non c’erano pretese quando abbiamo iniziato. Ma quello che vorremmo è che le persone possano ritrovarsi nei ritratti quotidiani e nel tessuto sonoro che li incornicia, che tutto questo oltre ad essere d’aiuto a noi, possa dare qualcosa agli altri.” Maggio
A settembre hanno deciso di produrre l’EP, registrando le voci nel salotto di maggio con un microfono USB e mixando loro stessi le canzoni. Sono brani nati con una certa impulsività e questa naturalezza ha fatto sì che l’EP sembri una specie di concept riguardante i “fiati corti” e su come gestire le preoccupazioni, le soddisfazioni e l’avere vent’anni. Un perfetto connubio tra immagini, parole e produzione che rendono le canzoni uniche, dando vita a un emo rap in cui è difficile non immedesimarsi.