09.07.17 MYKKI BLANCO unica data italiana

MYKKI BLANCO GOA~BOA FESTIVAL 2017

Domenica 9
Luglio 2017

GOA~BOA FESTIVAL
GENOVA
PORTO ANTICO
@ ARENA DEL MARE

POP X
GHALI
MYKKI BLANCO
CARL BRAVE
X FRANCO 126
GAZZELLE
CROMO
e altri ospiti

in via di annuncio

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h.18

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Promo Early Bird 15€+dp
fino ad esaurimento.
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“Non volevo essere un rapper.
Volevo essere Yoko Ono.”

Ok, il sogno non si è avverato ma Mykki Blanco, al secolo Michael David Quattlebaum Jr,  ha realizzato quello di diventare una scrittrice, attivista e performer affermata.

Arte, design e lotta per i diritti LBGT 

La sua carriera inizia molto presto. A 15 anni porta a casa il primo riconoscimento vincendo infatti un “Independent Spirit Award” grazie ad una esibizione del P.I.C.E.T. (Paint In Consciousness Experimental Theatre ) collettivo fondato da Mykki. Frequenta la School of the Art Institute of Chicago e la Parsons School of Design a New York City. Continuano le performances e gli esperimenti. Intorno al 2010 troviamo Mikky Blanco alle prese con l’industrial punk sotto lo pseudonimo “No fear”.
Nel giro di un paio di anni, la metamorfosi in “glamorous riot grrrl rap” sarà completata e da allora ha da sempre lottato –più o meno garbatamente– per i diritti LGBT, per un uguaglianza che non c’è ancora.

Mikky Blanco è una mutaforma che tiene insieme la compostezza orchestrale di High School Never Ends (feat. di Woodkid) con le minacce trap techno alla Danny Brown dell’altro singolo The Plug Won’t passando per l’horror di Fendi Band e la clowneria psichedelica di For the Cunts.

Mykki Blanco tra Jean-Paul Gaultier,Tricky e Bjork 

Nel 2012 debutta con l’EP “Mykki Blanco and the Mutant Angels” a cui fa seguito poco più tardi, il seminale “Cosmic Angel Mixtape”, al cui interno troviamo la prima serie di hits inanellate da Mykki come “Wavvy”, “Haze Boogie Life” e “Kinpinning”. Non passa neanche un anno ed è il turno di un altro EP: “Betty Rubble: The initiation”. Continua a sfornare video e mixtapes. Collabora con Tricky ed i Basement Jaxx. Cattura l’attenzione, la stima e l’ammirazione di personaggi come Jean-Paul Gaultier e Flea. Condivide i palchi con artisti del calibro di Bjork.

Un disco d’esordio pluristellato

Con il supporto della !K7, dà vita all’etichetta “Dogfood Music Group”, il cui scopo è quello di dare voce ad artisti underground in grado di trascendere ed andare oltre i confini e le convenzioni culturali tradizionali. Altro intento non troppo velato è quello di distruggere l’immagine generalmente percepita dell’”African American music”. Uno dei primi risultati è l’uscita di “C- Core”, compilation dove fanno la loro comparsa artisti come Yves Tumor, Violence e Pscyhoegyptian.

Il 2016 è l’anno di “Mykki”, pluristellato album che segna l’esordio sulla lunga distanza.

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